Le sculture Romane
di Fianello
iniziate
la visita guidata alle sculture
Nel
1950, durante i lavori per l'apertura della strada di accesso al
cimitero di Fianello, furono casualmente rinvenute numerose sculture
di età imperiale romana. Erano ammassate in una fossa e incrostate
di calce.
In quel luogo
sorgeva anticamente una importante villa romana, appartenuta probabilmente
ai Flavi. Ne sono visibili pochi ruderi, realizzati in opera laterizia,
dubitativamente datati al Il sec. d.C. Sullo stesso luogo è
stata successivamente edificata e rimaneggiata a più riprese
una chiesa paleocristiana e poi romanica, dedicata a S. Maria.
Le ulteriori
ricerche effettuate nella zona circostante non hanno dato esito,
a conferma dell'ipotesi che le sculture sarebbero state deliberatamente
sotterrate in occasione di lavori, dopo essere state utilizzate
per preparare la calce. A tale decisione potrebbe avere contribuito
il carattere pagano delle figure, che non si conciliava con lo spirito
religioso del nuovo edificio. E' interessante notare che altri materiali
della villa romana erano stati utilizzati come capitelli nella cripta
della chiesa, risalente all' VIII-IX secolo.
Dopo il rinvenimento
le statue sono state trasportate al Museo Nazionale Romano e qui
custodite in locali non aperti al pubblico, in stato di sostanziale
dimenticanza. Una dettagliata descrizione di esse si trova in una
pubblicazione del 1951 dell'archeologo Faccenna che aveva seguito
i lavori di ritrovamento, corredata da numerose immagini, tra cui
una foto che ritrae il gruppo deIIe sculture appena ritrovate.
Per lungo tempo
gli abitanti di Fianello non hanno saputo più nulla di quelle
statue. Nel 1996 esse sono state fotografate per iniziativa e cura
del Dott. Gabriele Berionne e quindi riportate alla memoria degli
abitanti del posto in occasione della festa del patrono locale S.
Lorenzo.
Da allora è
cominciata una nuova fase. Nel 1997 una studiosa tedesca (Ch. Vorster)
ha tenuto una conferenza sull'argomento delle statue di Fianello,
inquadrandole storicamente intorno al 100 a.C.
Nel dicembre
1997 alcune di quelle statue, tra le più belle, sono state
portate a Rieti ed esposte in buona evidenza alla mostra sui Sabini,
accuratamente ripulite. Chissà se un giorno riusciranno a
tornare nei luoghi di origine!
Le sculture
di maggior interesse sono: la Danzatrice,
la Menade danzante, Athena, Attis-Eros,
Sileno, l'Atleta,
Eschilo e Demostene.
Il restante materiale scultoreo faceva parte del ricco apparato
decorativo della villa. Comprende numerosi frammenti di altre statue
e alcune lucerne marmoree. Queste ultime avevano carattere ornamentale;
erano sospese al soffitto con la faccia inferiore, a vista, decorata
con elementi prevalentemente vegetali.
Per
saperne di più...
|