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Pozzaglia,
S. M. del Piano.
Il nome di Pozzaglia
si volle interpretare come Pozzo Gallo; ed in tale intesa fu scelto
il suo stemma. Però la Cronaca Farfense la chiama Puzalia.
L'Abbazia vi possedeva bene e diritti nel secolo IX. La Cronaca
parla di terre alienate a Pozzaglia da Campone abate, nella crisi
che subì il patrimonio abbaziale nella prima metà
del secolo seguente. |
Le
riacquistò nel secolo XI e il diploma di Corrado II (1027)
le confermò res noviter acquisitas in Puzalia. Il Regesto
di Farfa menziona una donazione fatta nel 1038 da Gaudolfo, Ardino
e Giovanni Latitatores in Oppiano, dei loro beni a Puzalia; e la
Cronaca di Farfa donazioni analoghe fatte nel 1061 da Elperino e
Azzolino fratelli, figli di Lifredo; e nel 1078 da Batterio figlio
di Ratterio. Nella valle fu l'antica Abbazia benedettina di S. M.
del Piano che figura confermata all'Abbazia di Farfa nei diplomi
di Enrico V Imp. (1118) e di papa Urbano IV (1262).
Oltre a S.M. del Piano l'Abbazia ebbe anche, come si vedrà,
il vicino e forte castello di Pietra Demone. Nella bolla di Bonifacio
VIII del 14 settembre 1297 Pozzaglia figura tra i castelli confiscati
ai Colonna. |
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Forse
l'aveva insieme ad altri condomini. Nelle bolle esistenti non apparisce
che Pozzaglia fosse data allora agli Orsini; essi ebbero il vicino
castrum Riviputei (Matteo, Bertoldo, Gentile e Romano Orsini). I Colonna
presumibilmente recuperarono anche Pozzaglia, i diritti che v'avevano,dopo
la morte del papa (1303). Secondo le cronache di Rieti, nel 1360,
i Romani presero Pozzaglia e ne distrussero le mura e la rocca. Figura
Pozzaglia dei Colonna di Palestrina (Giovanni e Nicola) nella bolla
di Bonifacio IX del 1400 che interdisse i loro castelli. Andò
agli Orsini. |
Secondo documenti dell'Arch. Orsini, Giovanni e Nicola Colonna (i
quali già s'è visto che erano signori di Pozzaglia),
ricevettero donazione nel 1400 delle parti del feudo rispettivamente
possedute da Leonida di Anzillotto di S. Alberto e da Roberto di Angeluccio
di S. Alberto; e con atto del 26 luglio dello stesso anno del notaro
tiburtino Nicola de Meo avrebbero dato in permuta Pozzaglia a Giacomo
Orsini, ricevendo Rocca di Cave.Certo è che Pozzaglia ai primi
del secolo XV passò dai Colonna agli Orsini. |
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I Colonna di Rifreddo v'ebbero dei diritti, perchè intorno
alla metà del secolo XV Giovanni Andrea e Giacomo Orsini, ricevendo
Rocca di Cave. Certo è che Pozzaglia ai primi del secolo XV
passò dai Colonna agli Orsini. I Colonna di Rifreddo v'ebbero
dei diritti, perchè intorno alla metà del secolo XV
Giovanni Andrea e Giacomo Colonna di Rifreddo a tutte le loro ragioni
sui castelli di Pozzaglia, Petescia, Montorio di Valle, Pietraforte.
Rimase Pozzaglia agli Orsini, Francesco, abate di Farfa, Paolo Giordano
fu Geronimo; Maria del fu Napoleone, moglie di Vicenzo Tuttavilla
(Estouteville) conte di Sarno, e la madre di lei Claudia vedova di
Napoleone Orsini, con due istrumenti Ridetti del 5 luglio 1558 stipularono
una transazione riguardo all'eredità del detto Napoleone, in
forza della quale passarono a Maria Orsini, e per essa agli Estouteville
o Tuttavilla, i castelli di Pozzaglia, Canemorto, Montorio di Valle,
Petescia. Muzio Tuttavilla figlio di Vincenzo e di Maria, con istrumento,
Petescia, Canemorto e Montorio di Valle. Carlo Muti incluse i quattro
feudi suddetti e Vallinfreda nel fedecommesso da lui istituito il
11 maggio 1582 in atti dello stesso Fosco. Michelangelo Muti autorizzato
da Urbano VIII con chirografo del 13 novembre 1632 permutò
col principe M. Antonio Borghese, Pozzaglia, Montorio di Valle, Petescia
e Canemorto, ricevendo in cambio Rignano. |
Si ringrazia il Sig. Vincenzi
Marco del Comune di Pozzaglia Sabina per la gentile concessione dei testi
e delle immagini.
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